Il tema del titolo è oggi di grande attualità ed il contenuto di questo breve articolo ha solo l'obiettivo di offrire una panoramica orientativa e degli spunti di riflessione. 

La riabilitazione post-covid deve essere correlata in base alla compromissione respiratoria e motoria con cui si è espressa la complicanza nella singola persona. 

Nelle forme più pesanti occorrerà un un adeguato e progressivo lavoro motorio, posturale e di rieducazione respiratoria, aspetti fortemente provati (oltre a quelli biologici) da un prolungato e forzato periodo di immobilità.  

Tale approccio dovrà essere necessariamente seguito da un supporto medico e fisioterapico che possa monitorare il recupero attraverso esami strumentali con l'eventuale supporto di vari specialisti quali il Cardiologo, il Fisiatra, il Neurologo, Lo Psicologo.

Nelle forme più lievi, essendo anche esse di varia entità, il recupero andrà valutato caso per caso personalizzando in modo adeguato la riabilitazione del sistema respiratorio e, più in generale, dell'apparato scheletrico-muscolare-posturale di riferimento. 

Altro tema molto importante è quello della ripresa cognitiva, per i casi più importanti, e quello della sfera emotiva per i casi più lievi. 

Notoriamente l'assenza di movimento, la "reclusione" forzata in un ambiente chiuso, la riduzione della socialità, della affettività in concomitanza con l'aumento delle preoccupazioni riguardanti il presente ed il futuro, originano sentimenti di tristezza, disorientamento, insicurezza, isolamento ed ansia.

Tutti questi elementi, strettamente collegati sul piano emotivo all'apparato respiratorio, innescano un circolo vizioso negativo che si autoalimenta ed influisce sul respiro e sugli aspetti mentali. 

In tal senso la pratica dello Yoga, che mai intende sostituirsi alla Medicina, può offrire il suo supporto attraverso i movimenti gentili e calibrati che lo carattrizzano, che agiscono sull'intero apparato respiratorio (e non solo quello) riattivando le funzioni vitali e riparative in modo naturale ed armonico. 

La concentrazione e la calma che portano alla Meditazione, come dimostrato dagli studi scientifici, migliorano la produzione di ormoni che regolano il tono dell'umore.

Lo Yoga d'altronde (riconosciuto come patrimonio mondiale orale ed immateriale dell'Umanità dall'UNESCO nel 2016) è caratterizzato dalla sua visione che riconosce l'Essere umano come integrazione funzionale ed armonica tra i vari aspetti che lo compongono (dal piano materiale a quello sottile).   

In buona sostanza, per una riabiltazione mirata a risolvere gli strascichi di un'infezione da Covid, risulta essere indispensabile un approccio medico attento e mirato.

In parallelo lo Yoga si può dimostrare un ottimo supporto operativo per gestire una ripresa completa e consapevole sul piano fisico quanto su quello emozionale.

Vito Accettura, Laboratorio Cultura Yoga 

COMMENTI

Dott.ssa Claudia Sormani, Odontoiatra iscritta all'albo professionale di Lodi, specializzata in Dentosofia. 

Grazie Vito l'articolo è molto bello e la mia esperienza è questa (e non vale solo per il Coronavirus).

L'ascolto di sè e il contatto con la propria essenza, che si raggiungono anche con lo Yoga, durante il 'lavoro' quotidiano di presenza che si attiva grazie alla pratica, consentono più facilmente e gradualmente di liberarci dalla paura che alberga dentro di noi che è causata dagli effetti 'subdoli' e a volte difficilmente riconosciuti dell'informazione ambientale esterna.

Se impariamo ad 'ascoltarci davvero' riusciamo a raggiungere quella pace nel cuore e quella invulnerabilità che favoriscono realmente l'armonia di corpo e mente, consentendo al nostro sistema immunitario di 'difenderci' dagli attacchi'.

« Torna all'archivio